Maurizio Greco, fotografo tarantino, rivolge il suo sguardo al mondo dei tatuaggi.

Quella dei tatuaggi è un’arte decorativa che vede il nostro stesso corpo al posto della tela.
Una pratica antica che risale agli egizi e che con gli anni ha vissuto continue evoluzioni, dall’uso di un bastoncino imbevuto di inchiostro e poi battuto sulla pelle come nella tecnica samoana fino ad arrivare alle più conosciute macchinette dei giorni nostri.
Il tatuaggio è senza ombra di dubbio un’espressione estetica dei propri gusti,
della propria esperienza o semplicemente della propria fantasia ma è anche specchio dei popoli e dei tempi. Usanze, stili e significati diversi sono capaci di identificare infatti zone del mondo o gruppi sociali.
Molto famosi e diffusi sono i tatuaggi maori, che segnano l’inizio dell’età adolescenziale di un uomo e si arricchiscono nel tempo con il suo diventare adulto.
Altrettanto diffusi sono gli “old school” che affrontano quasi sempre temi come il viaggio, i sentimenti, la fede. Molto diffusi tra i marinai, pare che proprio a loro si debba una delle superstizioni più note di questo mondo ovvero: il numero dei tatuaggi deve essere dispari. Il motivo? Il marinaio doveva tatuarsi una prima volta prima di partire, una seconda volta arrivato nel porto di destinazione e infine una terza al suo ritorno a casa. Avere un numero pari di tatuaggi, quindi, significherebbe non essere riusciti a tornare a casa.

Il tatuaggio non è altro che una fusione tra inchiostro e corpo umano, con tutte le caratteristiche che lo contraddistinguono: il colore, lo spessore della pelle, le cicatrici, il suo vissuto fisico ed emotivo.
Una vera e propria opera d’arte.

Maurizio Greco, fotografo per passione, nasce a Taranto nel 1979 e cresce nel quartiere popolare di Paolo VI .
Nel 2010 inizia il suo percorso fotografico, frequentando un corso base di fotografia e approfondendo in seguito quella che per lui era diventata una grande passione “La Fotografia”.
Frequenta workshop, seminari, incontri con autori e partecipa a svariate mostre.
Ben presto nasce in lui il desiderio e la voglia di documentare attraverso la fotografia quello che gli accade attorno.
Da qui il suo interesse per il Reportage Fotografico e la Streetphotograpy, che gli dà la possibilità di raccontare tutto ciò che lo emoziona o che cattura la sua attenzione.
Nei suoi lavori si nota la ricerca attenta ai particolari (sguardi,sorrisi, lacrime, attimi di vita comune) che combinati con luci ed ombre attraversano la sua fotocamera per essere immortalati.


ingresso libero

da venerdì 23 a domenica 25 novembre 2018
Taranto (Taranto)
Via Plinio 85
Venerdì 23 novembre 19.30/22.00
Sabato 24 novembre 10/12 e 18/20
Domenica 25 novembre 10/12 e 18/20
Info. 392 500 0997

23-24-25 novembre 2018